Descrizione
"Una colonia felina esiste quando è istituita dal Comune, indipendentemente dal numero di gatti che la compone, che vivono stabilmente in un determinato territorio urbano e non, edificato e non, sia esso pubblico o privato."
Qualora una Associazione o un privato cittadino rilevi la presenza di gatti liberi in una determinata area, deve darne segnalazione al Comune competente per territorio.
I Comuni d'intesa con le Aziende Unità Sanitarie Locali e con la collaborazione delle Associazioni animaliste, a seguito di sopralluogo di verifica e compilazione dell'apposita scheda, provvedono a censire le zone in cui si è rilevata la presenza di gatti liberi e avviare la procedura per l'istituzione della colonia felina.
Ogni colonia regolarmente istituita fa riferimento ad un indirizzo topografico corrispondente al punto principale di offerta di cibo definito come “punto di alimentazione autorizzato”, a cui viene assegnato un numero identificativo.
Per le colonie così istituite è individuato dal Comune un “referente di colonia”, privato cittadino o appartenente ad una Associazione di Volontariato.
Il referente della colonia assolve a una funzione fondamentale, tenendo sotto controllo la salute e l'alimentazione dei gatti, nonché lo stato igienico dell'area di somministrazione.
I gatti delle colonie feline devono essere identificati tramite applicazione, al momento della sterilizzazione, di microchip e registrati all'anagrafe degli animali d'affezione (ARAA WEB) a nome del Comune competente per territorio in quanto “detentore” dei gatti di colonia.
La cattura e l'eventuale trasferimento dei gatti che vivono in stato di libertà sono consentiti solo per la sterilizzazione, comprovati motivi sanitari e per potenziali rischi per il loro benessere e la loro incolumità e può essere effettuata dai soggetti deputati ai servizi per la Protezione e il Controllo della popolazione canina e felina di cui all'art. 13 e 14 L.R.27/2000.